Testimonianze di fede - Chiesa Cristiana Evangelica Battista

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Testimonianze di fede

Le nostre origini

Il Battesimo dei credenti
Domenica 6 Gennaio 2012 la chiesa evangelica battista di Conversano ha visto scendere  nelle acque battesimali Doroti C. e Paolo P. dando la loro pubblica confessione di fede al Signore; hanno dichiarato che Gesù Cristo è il loro unico personale Salvatore e Signore.
Il pastore Nunzio Loiudice nell’introduzione del culto ha spiegato che questo giorno di festa battesimale è un giorno speciale per Doroti e Paolo, ma è anche un giorno particolare per tutti noi, perché ci riappropriamo di quella grazia quando anche noi ci siamo battezzati. Dio (dice Nunzio) oggi è qui e si riappropria dei propri figli e delle proprie figlie. Noi oggi siamo presenti al culto battesimale per riconfermare la nostra fede e il nostro servizio per il Signore.
L’affollato locale di culto è stato benedetto dalla presenza del Signore; il culto è stato ricco di letture, canti gioiosi e testimonianze; è stato un giorno solenne  di vera festa.
Gesù Cristo disse: “Ogni potere mi è stato dato dal cielo e sulla terra. Andate dunque e fate i miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte quante le cose che vi ho comandate, ed Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”.
Doroti e Paolo si sono presentati alla comunità per essere battezzati, annunciando la loro fede in Gesù Cristo dimostrando di volerlo amare conoscerlo più a fondo, e di servirlo come suoi discepoli.
Doroti è nata e cresciuta nella chiesa di Conversano, ha frequentato la scuola domenicale, gli incontri Fgei ed i campi intergenerazionali. I genitori le hanno trasmesso quanto sia importante avere fiducia in Dio. E’ sempre stata molto presente nella comunità. Suona nel gruppo musicale e frequenta gli incontri con il gruppo giovanile. Non ha mai avuto dubbi della presenza di Dio nella sua vita, ma un episodio triste che ha colpito lei e la sua famiglia le ha fatto sentire ancora di più la presenza del Signore accanto a lei; la cara nonna (che non è più fra noi) le ha dato un grande insegnamento di fede, le ha trasmesso tanta speranza, tanta serenità e soprattutto avere amore e fiducia in Dio.
Paolo ha iniziato a frequentare la chiesa grazie a sua moglie Carolina. Grazie a lei ha conosciuto il Signore e ha capito quanto è grande il suo amore per Lui. Paolo ha ricevuto un invito dal Signore, ha accettato questo Suo invito, ha accettato che Gesù è il figlio di Dio, che Gesù è il suo personale Salvatore, ha risposto alla Sua chiamata, sapendo che seguire Gesù è un percorso difficile. Paolo è consapevole che il suo cammino di fede avrà alti e bassi, ma ha la certezza che in questo suo cammino c’è l’incontro con Dio, c’è il Suo abbraccio, c’è il suo conforto, c’è Gesù che non lo lascerà mai solo, perché Gesù ha detto: “chiedete e vi sarà dato”: Paolo ha chiesto di seguirlo e il Signore gli ha risposto.
Il Signore voglia benedire Paolo e Doroti, il Signore li accompagni in questo nuovo cammino, li guidi nella nuova vita in Cristo. Da oggi Doroti e Paolo appartengono alla nuova famiglia di Dio, appartengono a Cristo, colui che perdona, libera e salva.


Alessandra Arcidiacono




Videoclip della serata, con canti
Gospel e testimonianze, tenutasi
nell'Anfiteatro di Villa Belvedere
con il Coro Gospel della Chiesa
Battista "Antiochia" Virginia - USA.
Conversano 22 giugno 2005

L'alba dell'amore.
Dal buio del proprio smarrimento interiore
alla luce di una vita nuova dedicata ad amare.

Come ritrovare se stessi e saper donarsi agli altri

  Si tratta di un percorso di ricerca esistenziale che approda all'incontro con Cristo: l'unico uomo che ha portato a compimento il senso ultimo dell'esistenza umana, vivendo pienamente nell'Amore di Dio. Questo percorso è suddiviso in due itinerari.
1) Il primo itinerario aspira a portare l'essere umano a ritrovare se stesso, accompagnandolo da una condizione esistenziale di smarrimento interiore ad una condizione di rappacificazione col proprio io e col proprio prossimo. Questa prima tappa conduce ad un primo importante traguardo: l'Amore è l'unica via che ci consente di stabilire una relazione autentica con noi stessi e con gli altri. Ed è soltanto nell'incontro con noi stessi e con gli altri che la nostra vita ritrova il suo senso più autentico.
2) Il secondo itinerario mostra che Gesù Cristo è l'unico che ha saputo vivere fino in fondo nell'Amore e per Amore perché egli ha incarnato in sé l'Amore vero che viene da Dio. Gesù è l'unica via che conduce a Dio Padre, ma è anche l'unica via attraverso la quale possiamo giungere ad amare Dio e ad amare il nostro prossimo come noi stessi. Questa seconda tappa conduce ad un ultimo importante traguardo: l'incontro con noi stessi e con gli altri passa attraverso il nostro incontro con Cristo. Soltanto mediante la nostra relazione personale con Gesù, noi possiamo ritrovare noi stessi, imparando ad accoglierci per quelli che siamo, e possiamo imparare a donarci agli altri come Cristo si è donato a noi.
  L'opera è intercalata da poesie e preghiere poetiche che potrebbero essere anche utilizzate a scopo didattico o liturgico.
 Ho dedicato questo libro "a chi è alla ricerca…" perché possa scoprire in Cristo "la via la verità e la vita" (Gv 14:6). È proprio questo lo scopo che ha ispirato il mio lavoro: testimoniare la mia fede in Gesù Cristo a quelle persone che, come me, non si accontentano di slogan ma cercano "cibo solido", ossia una fede che non coinvolga solo la sfera emotiva ma anche quella intellettiva, una fede che possa dare una risposta globale al nostro bisogno di relazione e di senso, al nostro bisogno d'amore e di conoscenza.

AUTORE: Ruggiero Lattanzio
TITOLO: L'alba dell'Amore
CASA EDITRICE: Albatros (distribuzione Mursia)
I edizione: Giugno 2010
Per ulteriori informazioni, per prenotazione copie direttamente dall'autore o per concordare eventuali presentazioni tel. 329 79 55 630.

Il difficile cammino del cambiamento
Anna Dongiovanni

Il Signore, nostro Padre celeste è tanto buono, soprattutto con me. Il suo amore paterno non si esaurisce mai. Dio è paziente con i suoi figli, a differenza di noi che spesso dimentichiamo di elargire ad altri quell'amore che ci viene donato gratuitamente da Lui.
Sono grata al Signore perché mi ha donato altre sorelle ed altri fratelli che mi arricchiscono e che mi fanno sentire la Sua presenza ogni volta che pregano, ogni volta che offrono il loro aiuto e il loro sostegno. L'esperienza che sto vivendo con loro è rigenerante per la mia fede in Cristo Gesù. La comunità è ricca di operai del Signore e questo è stimolante per me. Mi spiace molto non potermi unire a loro, partecipando attivamente ai vari incontri oltre quello della domenica; spero di poterlo fare in futuro.
Può sembrare incomprensibile, ma ancora una volta il Signore mi ha dato una nuova opportunità… una esperienza triste può abbatterci, ma può anche diventare una opportunità per rinnovarci, per cambiare rotta, per riflettere.
La dipartita della mia carissima sorella ed amica Ninetta mi ha fatto riflettere ed ha risvegliato in me 1'entusiasmo del primo amore per il Signore nostro Padre celeste: l'esempio della sua grande fiducia nel Signore ha rimosso dal mio cuore quel sentimento che chiamerei "abitudine alla fede".
Nei giorni immediatamente dopo la sua "partenza verso il cielo", ho ripensato ai momenti vissuti in sua compagnia, alla preghiera che ha rivolto al Signore per i suoi nipoti... ho esaminato profondamente il mio cuore.
Il mio cuore si era un pò impoverito... ci sono stati dei momenti in cui ho avuto meno pazienza, meno tolleranza verso chi ha un modo di fare, secondo i miei parametri, superficiali o poco corretti ... ora ho davanti ai miei occhi la figura di Gesù e l'esempio della mia cara amica Ninetta, che aveva sempre un pensiero amorevole per tutti, che sapeva ascoltarmi e che aveva per me buoni consigli.
Ora più che mai sento forte in me la voglia di dare di più, di lavorare di più per il Signore. So di fare pochissimo per Lui e vorrei essere invece un'instancabile operaia della sua vigna, essere una vera discepola di Cristo.
Questa esperienza spiacevole ha fatto nascere in me la voglia di rinnovarmi, di tornare ai piedi della croce di Cristo.
Chiedo perdono a Gesù per tutto quello che non ho fatto e che avrei potuto fare... chiedo perdono al Signore per tutti i miei errori, inoltre, chiedo a Lui di sostenermi sempre nel difficile compito di modellarmi alla figura inarrivabile di Gesù, nostro maestro di umiltà, pazienza e profondo amore.



2007 CCEBC aggiornato al 18/03/2024
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